ULTRAMARATONA DELLE FIABE - 7 Settembre 2024

ULTRAMARATONA DELLE FIABE - 7 Settembre 2024
Campionato Nazionale IUTA 30 Miglia

16 settembre 2014

10 MARATHONS IN 10 DAYS - LAGO d'ORTA AGOSTO 2014

 

 

 

7° giorno di maratona sul Lago d’Orta – 10/08/2014

foto 1Il settimo giorno di gara è stato caratterizzato dalla pioggia incessante alla partenza e dal vociare inconsulto dei numerosi iscritti “giornalieri” che, approfittando della giornata festiva, hanno voluto fare compagnia a coloro che hanno deciso di farle tutte.
Tra gli stranieri, oltre al forte Kroer Werner, in testa per somma totale dei tempi delle prime sei maratone, c’erano il tedesco Hoffmann Frank, alto due metri, e la compagna Schnacknberg Gabi, decisamente più piccola, racimolati da Paolo nel suo lungo peregrinare per le strade d’Europa.
Tutti erano al riparo sotto la pensilina, quando arrivò l’ordine perentorio di Paolo: “Ai vostri posti!”. Sotto la pioggia, patron Paolo Francesco Gino afferrò il microfono e tuonò:
“Cari amici, grazie per essere qui.
DSC08126Siamo al settimo giorno. “Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito. Pertanto, il settimo giorno, Dio terminò l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l'opera che aveva fatto”.
Ma noi no! Andiamo avanti. Siamo alla settima maratona consecutiva.
Dei 19 iscritti “alla 10 in 10” quelli che le vogliono fare tutte sono rimasti in 16: 12 uomini e 4 donne.
Oggi, domenica, è il giorno in cui abbiamo la maggior partecipazione di amici che ci sostengono, correndo con noi solo una volta una maratona. Complessivamente siamo in 48 ….
Spero che sorella pioggia benedica il nostro cammino, come ha spesso fatto, ma senza esagerare.
Dieci giorni di corse e relax sulla spiaggia “Naturalbaay” del Lido di Gozzano, che fornisce il supporto logistico, docce, bagagli, ecc. Da qui si parte e si arriva, dopo aver fatto un doppio giro di andata e ritorno di dieci chilometri e 500 metri. Il circuito è stato misurato e validato da un geometra e un ingegnere abilitati. Per cui correremo una doppia mezza maratona. Partiamo di qui in quella direzione. Andiamo fino a Ronco di Pella, dove c’è il giro di boa con il controllo e torniamo qui dove si prende il tempo della mezza. E poi a ripetere. E’ su strada e sentieri pianeggianti tutto in riva al lago. Le strade sono aperte, quindi attenti alle macchine. Tenete sempre la destra andando, e la sinistra tornando, state dalla parte del lago comunque. L’unico pericolo che c’è è un pò di traffico quando uscirete al 5° chilometro dopo il primo ristoro. I ristori sono tre, qui, 5° km e al giro di boa. Ci sono anche circa dieci fontanelle. Tre servizi igienici sul percorso. Le spugne non ve le abbiamo date perché non siete dei pivellini, e dovreste avere sempre con voi la vostra.
il pettorale dovete tenerlo tutti i giorni di gara e restituirlo all’ultimo giorno se volete la medaglia.
I cartelli chilometrici della gara sono quelli bianchi. Il cronometraggio sarà eseguito manualmente. Le classifiche giornaliere degli atleti partecipanti saranno pubblicate sul sito www.clubsupermarathon.it ed esposte sul luogo di partenza il giorno successivo a quello della gara.
Il tempo limite per concludere la gara è fissato in 7 ore. Ma aspettiamo tutti. La scopa la faccio io, mentre da apripista abbiamo Marcello con la Mountain Bike.
Non Sporcare! Gettare spugne, bottiglie e bicchieri negli appositi contenitori. Lasciamo il lago pulito e splendido come lo abbiamo trovato. Anzi se ci sono cartacce raccattiamole. Grazie”.
Poco dopo la pioggia cessò, e fu un piacere correre. Con l’andare dei chilometri, anche il vociare diventò flebile, scoraggiato dalla fatica che andava facendosi sentire.
Naturalmente, i maratoneti “giornalieri” hanno fatto i campioni. Freschi com’erano, hanno sparato tutte le loro cartucce, e avranno tutto il tempo che vogliono per recuperare.
Ma tra i “fedelissimi” l’euforia è alta. Buona parte della gara è stata archiviata. La porta di entrata nel tunnel dei primi giorni di gara è scomparsa nel buio; s’intravede la luce della porta dell’uscita. L’avvicinarsi del traguardo ha un effetto psicologico formidabile. E’ come una liberazione. L’ultimo terzo di gara non sarà più facile. Molte altre insidie si nascondono dietro l’angolo. La fine della fatica a pochi passi, però, agisce come un’illusione ottica: il traguardo è ancora lontano, ma viene percepito come vicino, e la sua visione virtuale può scatenare immense energie. L’uomo è fatto così. Non è la somma aritmetica di reazioni biochimiche: molto di più. E’ un sistema olistico molto complesso.
Allora, non più pioggia, solo vento. Buon vento! Spiri prospero in poppa ai maratoneti, asciughi il loro sudore e renda più sopportabile la loro fatica.
Finita la gara, non s’è avuto bisogno neppure del pasta party. Festeggiata a suon di tintinnii di bicchieri di spumante l’entrata nel Club del lucano Antonio Leopardi Barra, subito via alla volta del Lago Maggiore (da queste parti i laghi non finiscono mai), passando dai 1491 m del Mottarone.




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