ULTRAMARATONA DELLE FIABE

ULTRAMARATONA DELLE FIABE
4 SETTEMBRE 2022

14 aprile 2010

Marathon de Paris - 11 Aprile 2010

Domenica 11 aprile 2010 si è disputata la 34° ed. della Maratona di Parigi e così la stagione delle grandi maratone entra nel vivo. In poche settimane si celebrano infatti alcune delle "majors", sia per i numeri mostruosi che per il valore tecnico dei partecipanti migliori.
Quasi 31000 arrivati, tutti preceduti da atleti di colore: nei primi venti arrivati si contano dieci keniani, nove etiopi ed un eritreo! Ma a spuntarla stavolta è stata proprio l'Etiopia, con il bel finale di Tadesse Tola, puro talento nato per correre, che ha piazzato un finale assassino che lo ha condotto vittorioso sotto l'Arc de Triomphe in 2:06.41, crono di grande rilievo perchè ottenuto in una corsa dove l'aspetto agonistico ad un certo punto ha prevalso su quello cronometrico. L'etiope ha messo in fila quattro keniani: Alfred Kering (2:07.11), Wilson Kipsang (2:07.13), Benjamin Kiptoo (2:08.01), Daniel Kiprugut (2:08.29) ed il connazionale Mulugeta Wami (2:08.32). Nelle retrovie si è notata la disputa di una sorta di campionato nazionale d'Israele, con cinque corridori arrivati in fila a cavallo del ventesimo posto, il migliore dei quali è stato il veterano Asaf Bimro (2:19.26). Sono tutti di origine etiope, ma non si tratta dei soliti naturalizzati. Loro sono di religione ebraica da sempre e si proclamano pronipoti del popolo scaturito dall'unione fra Salomone e la Regina di Saba. Credere o non credere.
In campo femminile l'orgoglio francese era tutto sulle fragili spalle della minuta Christelle Daunay, neanche cinquanta chili di donna, ma un tesoro di talento e di volontà. Nulla ha potuto contro lo strapotere dell'etiope Atsede Baysa, che è andata a vincere in solitudine col miglior tempo mondiale dell'anno (2:22.04). Ma alle sue spalle troviamo subito la francese, autrice di un pregevole 2:24.22, che le è servito per mettere in fila altre cinque etiopi, di cui tre sotto le due ore e trenta: Tirfi Beyene Tsegaye (2:24.51), Azalech Woldeselassie (2:25.34) e Ayanu Workitu (2:29.25).
L'Etiopia si aggiudica quindi il primo scontro frontale dell'anno con gli eterni rivali, a riprova di quanto siamo andati sospettando fin dalle prime gare importanti del 2010.


La partenza è avvenuta alle 8.45 sugli Champs Elysées. Il percorso da Avenue des Champs Elysées è terminato ad Avenue Foch toccando la Bastille, la Nation, Vincennes e Les Tuileriés. L'organizzazione della maratona di Parigi con i suoi 2700 volontari, ha offerto attraverso i punti di ristoro frutta fresca e secca, zucchero, energy drink, acqua e spugnaggi.
Presenti i Peacemaker, facilmente individuabili grazie al grande pallone colorato con il quale corrono, indicante il tempo di arrivo previsto.
Lungo il tragitto hanno accompagnato gli atleti circa 84 band musicali e 50.000 gadget che gli sponsor hanno distribuito agli spettatori.


Percorso scorrevole, solo all’altezza del km 28 lungo la Senna sono presenti dei cavalcavia piuttosto impegnativi, dove siamo stati costretti ad accorciare il passo per non compromettere la restante parte della gara.

Sono complessivamente soddisfatto della gara che ho disputato, mi sono fermato a tutti i ristori, ho preso solo acqua, e credo che questa scelta mi ha evitato di accusare la nausea avvertita nelle due maratone disputate nel primo trimestre del 2010.
Con passo costante, senza strappi, ad una velocità mai inferiore ai 10 kM/h mi sono ritrovato già al 36° Km - a questo punto ho dato fondo alle energie rimaste, con soddisfazione ho superato tanti podisti fino al viale d'arrivo posto prima dell'Arco di Trionfo, degna cornice ad una gara gestita dal primo all’ultimo minuto, senza sofferenza chiusa con il tempo di 3 ore e 44 minuti
.


Amici podisti, in poco più di due anni, percorrendo oltre 15 Maratone in Italia ed Europa, posso dirvi che Parigi offre paesaggi e sensazioni che difficilmente dimenticherò.

f..to Antonio LEOPARDI BARRA

Nessun commento:

Posta un commento